Sfiorando i bordi
morsichiati dall’usura
attendo solerte l’ora.
L’ora che parla allegra
di un giorno qualunque
o un di un tempo lontano
di sogni andati.
Mai, il silenzio attendo
quel silenzio, che muto
ha l’animo, no!
Attendo che l’onda
con le sue risate
bianche, sorprenda
cantando gli scogli
e lampare notturne
Una luce che abbaglia
la vita e con trepida
armonia incanti
un passo dietro l’altro
uno avanti l’altro.
Chiara